domenica 29 luglio 2012

Libri usati, che passione!

Ieri, grazie alla presenza a casa del papà che è rimasto a giocare con la piccola, ne ho approfittato per rilassarmi un'oretta in un mercatino dell'usato qui vicino, mio rifornitore ufficiale di libri.
Causa l'estate e la latitanza di molti dei frequentatori del mercatino, gli scaffali dei libri erano un po' vacanti di titoli interessanti, ma sempre impagabile è l'emozione della ricerca e della scoperta, che mi assale mentre frugo tra i volumi messi un po' alla rinfusa.
Questa volta ho trovato due testi che non mi convincevano pienamente (però per un totale di 7,50 euro ne valeva la pena), ma che mi incuriosivano e che avevo preso in considerazione in una mia sortita precedente al mercatino. Si tratta di Pane cose e cappuccino dal fornaio di Elmwood Sprigs di Fannie Flag e di Venuto al mondo di Margareth Mazzantini.
Di Fannie Flag, svariati anni fa avevo letto Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop, dopo aver visto il film, che all'epoca mi era piaciuto molto. I ricordi sono un po' sbiaditi, però magari come lettura estiva ci può stare. Recentemente, sempre in questo mercatino, avevo acquistato anche il suo Hamburger e miracoli sulle rive di Shell beach.
Qualche riserva in più sul libro della Mazzantini. Ammetto di non aver mai letto niente di suo, credo per una sorta di pregiudizio nei suoi confronti, dovuto a non so bene cosa, ma che, ahimé, non me la rende molto simpatica... Una mia amica mi ha parlato benissimo di questo libro, consigliandomi di leggerlo. Ho letto le trame degli altri suoi romanzi e non mi hanno entusiasmato. Su Venuto al mondo ho sentito e letto pareri discordanti. Mi piacevano però molto l'immagine di copertina e i suoi colori, così come la foto dell'autrice, che, in questo scatto, mi ricordava in qualche modo la mia amata Virginia Woolf.
Quando avrò finito Forte movimento di Franzen, magari mi cimenterò in questa lettura...Intanto continuo con questo romanza e faccio finta che là fuori stia arrivando l'autunno...Peccato che stamattina ho finito l'ultima girella alla cannella che avevo cucinato grazie alla ricetta di Maris, che trovate qui (e che consiglio perchè sono buonissime e lanche eggerissime se sostituite il burro alla margarina ... PS: Grazie Maris!).
PS: So che esiste un libro ispirato a Pomodori verdi fritti, che contiene le ricette dei piatti cucinati al caffè di Whistle Stop, Pomodori verdi fritti e altre ricette. Piccole e grandi rivoluzioni alla fermata del treno di Barbara Buganza (Leone Verde, 2006) ... non sarebbe male trovarlo, anche se per me i pomodori verdi sono il sinonimo di marmellata di fine estate che faceva mia nonna...Forse dovrei provarli anche fritti quest'anno...

venerdì 27 luglio 2012

Riassunto delle puntate (e dei libri) precedenti

Sono stata a lungo assente dalla blogosfera a causa degli impegni e della testa persa dietro altre cose e pensieri. In questo periodo qualche volta ho pensato di scrivere comunque qualcosa, ma poi non ci riuscivo, lo sentivo come un ulteriore impegno, quasi un peso e quindi ho deciso di rimandare a quando le acque fossero tornate un po' più placide e tranquille.
E' stato un periodo intenso, ma bello, ricco di riflessioni, a volte anche un po' dolorose, di nuove amicizie, di progressi della mia bambina.
Sostanzialmente ad aprile e maggio sono stata a scuola per il tirocinio e ho dovuto frequentare il corso per l'abilitazione come insegnante di sostegno e così ho passato parecchio tempo a scuola e all'università. Nonostante sia stato impegnativo, mi ha dato modo di stringere nuove amicizie e di avere delle ore per me. Ho avuto modo di frequentare così le lezioni di un docente che apprezzo davvero molto professionalmente, ma soprattutto umanamente. Credo sia una delle poche, anzi, direi l'unica volta che ho incontrato un professore universitario capace di trasmettere non solo conoscenze, ma anche strumenti per riflettere ed arricchirsi e, soprattutto, valori, con passione e sincerità, mettendosi in gioco in prima persona. Durante le sue lezioni ho così dovuto affrontare il rapporto che ho io, con il mio sguardo tra virgolette "normale", con la disabilità e ne è scaturita una riflessione alquanto contrastata e problematica.
Il professore ci ha suggerito di scrivere alcune righe sul nostro primo incontro con la disabilità ed è ciò che farò in questi giorni di pausa.
Ho letto un testo che consiglio, La terza nazione del mondo. I disabili tra pregiudizio e realtà di Matteo Schianchi anche se indubbiamente non è proprio una lettura da spiaggia, perchè è una riflessione lucida sulla disabilità, oltre i pregiudizi e i pietismi - una forma di esclusione ancora più subdola -, oltre le immagini patinate della disabilità spesso propinate da giornali e televisioni, che mette di fronte al fatto che l'emarginazione dei disabili deriva non solo dalle menomazioni, ma dallo sguardo stesso sulla disabilità. Ne ripercorre la storia per sommi capi, ne delinea le prospettive future imbevute di una tecnologia che potrebbe abbattere le barriere, soprattutto quelle culturali e mette in luce come, oggi più che mai, anche se non sembra, la disabilità riguardi tutti.
Oltre ai testi universitari, in questi mesi sono riuscita anche a leggere alcuni libri. Mi alzavo sempre alle 6, in modo da avere qualche momento per me prima del risveglio della mia bambina ed il momento della colazione era quello più speciale della giornata. Seduta al tavolo, nel silenzio, con la finestra aperta ai suoni del mattino, leggevo mentre mangiavo e sorseggiavo la mia colazione. Dopo potevano pure subentrare caos e impegni, ma quei momenti di sospensione mi avevano caricato al punto giusto. Tanto che continuo a farlo. In questo modo (e sfruttando qualche pausa toilette - lo ammetto), sono riuscita nell'impresa di finire Anna Karenina di Tolstoj e poi mi sono rilassata con La pista di sabbia e L'età del dubbio di Camilleri, che riesce sempre a trasmettermi un'intelligente e sana leggerezza. Le storie di Montalbano scorrono via come acqua, è come già conoscerle un po' tutte, ma proprio per questo mi fa piacere leggerle, è come andare a trovare un amico e farsi raccontare che ha fatto di bello in quel periodo.
Un'altra lettura piacevole, anche se un po' deludente nella seconda parte, è stata La casa per bambini speciali di Miss Peregrine di Ransom Riggs. La prima parte è piuttosto coinvolgente e misteriosa ed il libro è corredato di curiose e affascinanti foto d'epoca, alcune vagamente inquietanti, e la storia scaturisce proprio da queste fotografie, che ritraggono bambini "strani", apparentemente dotati di poteri sovrannaturali, che il protagonista eredita dal nonno, un uomo eccentrico che da bambino, durante la seconda guerra mondiale, per sfuggire dalla furia nazista, era stato portato in un istituto su un'isola sperduta. La seconda parte, almeno per i miei gusti, diventa meno coinvolgente e meno d'atmosfera, trasformandosi quasi in un episodio fantasy.
Ho recuperato poi una lettura che mi è mancata nell'adolescenza. Tra i vari romanzi di formazione, che comunque mi piacciono molto, mi ero persa Il giovane Holden di Salinger, ma il mercatino dell'usato e lo stracciatissimo prezzo di 1 euro e mezzo, hanno posto rimedio alla mancanza. Mi sono resa conto che l'averlo letto ora e non "a suo tempo", ne ha guastato un po' l'effetto, ma sono ugualmente contenta di averlo letto. L'immagine del catcher in the rye, di colui che afferra i bambini che giocano in un campo di segale un attimo prima che cadano nel burrone (nata da una storpiatura che il protagonista fa di un verso di una poesia di Burns, Comin' Through the Rye), mi ha colpito molto (tra l'altro era stata menzionata dal professore di cui sopra durante una delle sue lezioni).

Infine Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon. Molti sono rimasti delusi aspettandosi un vero e proprio giallo dopo averne letto titolo e trama. In realtà non si tratta esattamente di un giallo e, comunque, ciò che è interessante non è tanto la storia in sé, ma la voce del protagonista, un quindicenne con Sindrome di Asperger (per alcuni una forma di autismo, per altri una vera e propria sindrome a sé stante), che ci mostra un modo di pensare e di agire completamente diverso da quello cui siamo abituati e che compie una sorta di viaggio di formazione tutto particolare.
Adesso mi sto cimentando con Forte movimento di Jonathan Franzen, che, per il momento, mi convince solo parzialmente.
Per quanto riguarda vita, casa, bambina, in questo periodo mia figlia è stata un'esplosione di cose nuove e di progressi. Da quando ha compiuto un anno ha incominciato a crescere molto in fretta ed è sempre più divertente vederla agire e muoversi. Sta manifestando una vera passione per i libri che sfoglia e risfoglia durante il giorno ed ogni sera, prima di andare a dormire, da più di due mesi, vuole che le legga una storia, Piccolo riccio non vuole dormire di Maria Loretta Giraldo. Gli altri due libri che le piacciono molto sono Il gabbiano Gaetano di Paola Coppini e Le avventure di Winnie Pooh (scambiato su Zero Relativo con una pasta lenitiva Chicco). Il primo è stato un must dei dopocena soprattutto ad aprile e maggio, mentre ormai Winnie Pooh imperversa nel resto della giornata, in particolare nel tardo pomeriggio, quando torna il papà che si cimenta in una narrazione animata. Tutti e tre mi hanno colpito soprattutto per le illustrazioni e questi sono i suggerimenti della mia piccola per quest'estate.
Diciamo che ormai Piccolo riccio (che lei chiama Dou) per me è quasi un incubo, però è bello vedere come le piaccia riascoltare la storia, indicare e trovare tutti gli animali che vi sono raffigurati. Inoltre una circostanza fortunata ha reso il riccio l'animale protagonista di questa nostra estate.
Una sera avevo trovato un grosso riccio proprio dentro il nostro giardino, vicino al cancello e successivamente, al rientro da una passeggiata con il mio cane, ho sentito sgranocchiare ruomorosamente sotto il pesco e ho così scoperto che il grosso riccio è un visitatore abituale che non ha paura di niente. Mentre noi stavamo ad osservarlo, lui si è avvicinato al sacco di crocchette del cane per annusarlo. Pochi giorni dopo una nuova sorpresa. In giardino c'era anche un cucciolo di riccio, che la mia bimba ha iniziato subito ad additare dicendo "Dou!".
In questo momento il giardino è un caos, in particolare l'orto è un groviglio di pomodori, zucchine, rucola e campanule, ma si è arricchito, in ritardo, di ben 21 girasoli nati per caso, non si sa bene come, in un vaso portato da mia mamma e contenente un piccolo albero di giuggiole.
Con questo post un po' divagante partecipo anche al Venerdì del Libro.

martedì 24 luglio 2012

The Mud Maid Sleeping in the Woodland Walk


In questa mattina finalmente grigia, ventosa, fresca, semplicemente vorrei per un attimo essere così. Sprofondata in un sonno umido ed odoroso di muschio, cullata dal mormorio del bosco, accogliendo nella mia mente pensieri, immagini, sogni perduti che non ho potuto afferrare.

The Mud Maid si trova nei Lost Gardens of Heligan in Cornovaglia. Qui il sito ufficiale dei giardini.