mercoledì 15 maggio 2013

Strange days

Oggi mi sembrerebbe di vivere un giorno d'autunno, se non fosse che dalla finestra posso vedere il pittosforo ed il caprifoglio stellati di fiori. Il cielo è un tumulto di nuvole che promettono pioggia ed il salice è scosso da un vento freddo ed ostinato. Allora mi fermo a pensare a quest'ultimo periodo. Sono stati strani giorni questi, in cui agli impegni si sono alternati momenti in cui mi sono divertita a giocare, a fare cose che non facevo da un po' di tempo ed a concedermi più tempo ed indulgenza. Se ogni tanto ci si ferma e ci si ricarica, poi tutto va meglio. La foto qui sopra (che amo moltissimo senza comprenderne bene il motivo) rappresenta per me questi giorni, belli, delicati, incantati, come un petalo di violetta staccato dal vento.


Mi sono ritrovata, quindi, a fare la piccola naturalista in giardino, indugiando a fotografare il popolo che lo abita ed a stupirmi degli incontri che vi si possono fare. Ho quindi immortalato farfalle, coleotteri, grilli, rose, violette e la luce del mattino sulle peonie, i primi fiori sbocciati su questa pianta donatami tre anni fa.
Un paio di mattine fa, come per un'improvvisa rivelazione, ho notato che le mie talee di Saintpaulia stavano radicando: le foglie apparivano finalmente di nuovo erette e vitali. Nel mio frigorifero proseguiva intanto il riposo pieno di attesa dei miei semi di lavanda che sto facendo stratificare (chissà se riuscirò a farli germinare prima o poi?).
Mi sono sentita un po' a metà strada tra Gerald Durrell (il mio amato Durrell de "La mia famiglia e altri animali"), Calpurnia del libro "L'evoluzione di Calpurnia" di Jacqueline Kelly (dalla deliziosa copertina che mi aveva subito attratta) e la protagonista di "L'evoluzione di Jane" di Cathleen Schine (che sto leggendo adesso). Libri, libri, libri. Le perle colorate del filo della mia vita.
Ho giocato anche, proprio con uno dei  libri per bambini di cui ho parlato qualche giorno fa e che ho comprato per me ("Animali del mondo" di Géraldine Cosneau). Devo ammettere che non è stato facile abbandonarne l'estatica contemplazione e decidermi infine a staccare ed attaccare  i teneri adesivi.
Ho fatto lunghe passeggiate tra le case qui attorno con mia figlia sulla sua bicicletta (in realtà è un triciclo regalatole per il compleanno, di cui avevo accennato nelle mie riflessioni sul fatto di avere una figlia al giorno d'oggi in questo post), sbirciando tra i giardini fioriti degli altri ed immaginandone le vite.
Ho ascoltato di notte i canti degli usignoli che già ad aprile hanno popolato la notte, rompendo l'infinito e profondo silenzio dell'inverno, trasformando il buio al di là della mia finestra in un mondo più vasto, profondo, pieno di rivelazioni in attesa di mostrarsi.
Ho riprovato il delizioso ed onnipotente piacere dello scrivere, di storie e vite che si animano partendo da un dettaglio colto quasi per caso, per poi seguire una strada tutta loro (il tormento della scrittura sembra non morire mai).
Soprattutto per quest'ultima cosa ed in generale per lo spirito fanciullesco cui mi abbandono ultimamente, devo un ringraziamento a Grazia, perchè mi ha permesso di conoscere un libro, "La via dell'artista" di Julia Cameron, cui mi sono avvicinata con un po' di scetticismo, ma sul quale mi sono dovuta ricredere (qui trovate i preziosi post che Grazia ha dedicato all'argomento, cui prima o poi dedicherò anch'io qualche riflessione in più).
Strani giorni ...

venerdì 10 maggio 2013

Una storia fuori stagione

Qualche giorno fa mi sono concessa un paio d'ore per andare alla ricerca di un paio di pantaloni nuovi (incredibilmente - e con soddisfazione - ormai quelli che avevo prima della gravidanza mi stanno larghi) e ne sono tornata con un libro. A dirla tutta, dopo pochi minuti dall'inizio della mia ricerca mi sono ritrovata a guardare vestiti e libri per bambini, constatando che la deformazione professionale da mamma in carriera aveva preso il sopravvento.
Ho scovato quindi un libro che mi ha colpito per i colori, il tratto dei disegni e perché ho avuto subito la sensazione che, pur essendo un libro per bambini (consigliato dai 4 anni), si trattava di un libro anche per grandi, in qualche modo. Aveva il ridicolo prezzo di 3 euro, una specie di Remainder's, e, sebbene il titolo non fosse proprio nelle mie corde, l'ho acquistato.
Si tratta di "Due sciarpe, un amore" di Daniela Bunge, Nord-Sud Edizioni. Come dicevo, il titolo non mi ispirava molto, ma le illustrazioni avevano qualcosa che mi attirava. Si tratta della storia di due nonni che, dopo tanti anni insieme, decidono di lasciarsi e di andare a vivere ognuno per conto suo, perchè le differenze tra loro sembrano ormai essere grandi ed insopportabili. Al nonno piacciono il rosso, le piante, la montagna. Alla nonna il blu, il budino, il mare. Il nipotino si ritrova quindi a frequentare ora l'uno ora l'altro separatamente ed a notare quanto entrambi inizino a sentire la mancanza l'uno dell'altra e come le loro vite, che finalmente possono essere vissute nel modo che preferiscono, comincino a sembrare tremendamente vuote. Il nipotino escogiterà quindi uno stratagemma per riunirli, mentre la neve scende lenta ed il freddo ghiaccia ogni cosa.
Ho sentito un'infinita tenerezza nei confronti di questi personaggi, così fragili, così normali, con le loro rughe e le loro debolezze. E' bella la riflessione sulle diversità, che sono preziose e che uniscono, ma più di ogni altra cosa mi è piaciuta una delle illustrazioni finali, che raffigura la nonna seduta sulle gambe del nonno ed i loro visi che si guardano con occhi persi e innamorati, ancora una volta. Questo mostrare l'amore in un'altra età, che non è l'adolescenza, che non è la giovinezza e nemmeno l'età adulta, mi è sembrato importante, perchè spesso (specialmente in quest'epoca in cui ogni cosa sembra dover essere sempre nuova e tutti sembrano dover essere sempre giovani) ci si dimentica che ciò fa parte della vita e che è un qualcosa che non finisce e non sopisce solo perchè gli anni passano. Ho pensato che mi piacerebbe un giorno avere dei nipoti che possano vedere negli occhi dei loro nonni uno sguardo così.
Con questo post partecipo al Venerdì del Libro.
A proposito di anni che passano...oggi è il compleanno di mio padre. Auguri papà! Questo post lo dedico a te, con tanto affetto.

venerdì 3 maggio 2013

Regali per bambini, ma anche per me

Mi sono resa conto oggi che è quasi un mese che latito dal blog, presa dal sole, dai fiori, dai malanni che imperversano qui a casa e da un po' di tempo che ho deciso di dedicare ad altro.
Sto coccolando un po' la bambina che sono stata e che torna a guardarmi dallo specchio con aria birichina, quando sono sola in bagno e mi trucco o dopo aver lavato i denti, per dirmi che è sempre lì, anche se non sembra. Per farle capire che mi ricordo ancora di lei e che ha tutte le ragioni per essere ogni tanto presa in considerazione, ieri ho deciso di farle qualche regalo. Mi sono concessa un po' di tempo in libreria e ne sono uscita con due libri (che avevo già preso anche per mia figlia e che conservo nell'armadio in attesa che abbia l'età giusta e che ho anche regalato alla figlia di una cara amica).
Si tratta di "Popoli del mondo" e "Animali del mondo" di Géraldine Cosneau (Editoriale Scienza), che racchiudono ciascuno 8 grandi scenari e 400 adesivi riposizionabili semplicemente splendidi. Il primo è composto da villaggi di Perù, Caraibi, Norvegia, Grecia, Burkina Faso, Turchia, Mongolia e Nuova Guinea, il secondo da alcuni ambienti naturali: la savana, il deserto, la campagna, la foresta, la giungla, il mare tropicale, il bush australiano e i poli. Dietro ogni scenario ci sono anche tre figure che si possono colorare. Gli scenari si possono poi staccare ed utilizzare come poster.
E' adatto dai 3-4 anni fino ai 100 e oltre.
Li ho trovati irresistibili da subito e quando ho deciso di prenderli anche per me, mi sono veramente sentita come una bambina il giorno della fiera. Ora devo solo trovare un paio d'ore in cui la mia bimba non c'è e divertirmi a tornare indietro nel tempo giocando senza pensieri, abbandonandomi al sottile piacere di attaccare e staccare gli adesivi animando i paesaggi coloratissimi di questi libri e sognando avventure in giro per il mondo.
Con questo post partecipo al Venerdì del Libro.