lunedì 1 aprile 2013

Talee di Saintpaulia

Sono cresciuta in una famiglia che ha sempre amato le piante. Fin da piccola, quindi, trapiantare, seminare, innaffiare, fare talee, sono state il mio pane quotidiano. Mia nonna aveva il pollice verde. Da qualunque pezzetto di pianta, lei riusciva a farne nascere altre. Sia mia nonna che mia mamma spesso prendevano in giro parti di pianta o le scambiavano con amiche e conoscenti e, dopo aver trascorso un periodo nel classico vasetto d'acqua ed aver radicato, le nuove piantine venivano messe a dimora. Mi  capitava, quando ero più piccola, di trovarmi davanti a persone che non sapevano, ad esempio, come travasare una pianta e ne rimanevo ogni volta stupita, come se fosse normale saperlo, perchè per me lo era. Ho poi scoperto che la mia era una fortuna. Ero stata fortunata ad avere una famiglia così e ad essere cresciuta nell'orto di mio nonno. La passione per le piante e per la loro propagazione è quindi rimasta e si è accresciuta con il tempo. Il mistero della rigenerazione e della germinazione mi attraggono in maniera irresistibile.
Venerdì sera, mentre era in braccio al papà, la mia bimba ha per sbaglio urtato contro il vaso della mia Saintpaulia, rompendone alcune foglie. La Saintpaulia è la pianta comunemente conosciuta come Violetta africana. Spesso la si trova in vendita anche nei supermercati ed è una tipica pianta da interno dai fiori simili, appunto, a quelli della viola. Ho guardato quelle foglie recise e ho pensato che avrei potuto farne delle talee, per non sprecarle. Inoltre la cosa mi sembrava in perfetta sintonia con l'atmosfera pasquale e la natura che dà segni di rinascita ovunque intorno a noi. Le mie talee erano una specie di benvenuto alla primavera.
Sabato mattina, mentre ancora tutti dormivano, ho preso terra, vaso e foglie e ho fatto le mie talee. Ecco come si fa.
La Saintpaulia si propaga attraverso talee dell'intera foglia, comprensiva di picciolo. Delle tre che si erano strappate, infatti, una era in realtà da scartare perchè priva appunto del picciolo, ma ci ho provato comunque, non si sa mai... Sono talee facili da fare e, a differenza di quelle di altri tipi di piante, si possono fare durante tutto l'anno.
Si prende la foglia con il picciolo lungo 2-3 cm, recidendola con una lama affilata per avere un taglio netto (io infatti l'ho ritagliata proprio perchè risultava spezzata in maniera irregolare) e la si inserisce in un vasetto di terra (meglio sarebbe di torba e sabbia, ma, in mancanza di quest'ultima, io ho usato la comune terra che si trova in commercio). E' importante che la lamina fogliare sfiori appena la superficie di terra. Non va interrata, quindi, con il picciolo. Dovrebbe così svilupparsi una piantina alla base della foglia dopo un periodo che può andare dalle 2 alle 6 settimane. Non bisogna lasciare la talea al sole diretto, ma bisogna comunque porla in un luogo luminoso e caldo. Nel caso la si voglia mettere all'aperto, oltre a tenerla lontana dal sole diretto, meglio coprire il vaso con una mezza bottiglia di plastica, in modo da creare una piccola serra, dal momento che le temperature sono ancora basse e che si tratta pur sempre di una pianta da interno.
Adesso non mi rimane che attendere pazientemente. Anche se spesso tendo a dimenticarmene, le piante mi ricordano sempre quanto sia importante avere pazienza e dare tempo al tempo. Le piante sono molto più sagge di noi...

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