Mi sono ritrovata, quindi, a fare la piccola naturalista in giardino, indugiando a fotografare il popolo che lo abita ed a stupirmi degli incontri che vi si possono fare. Ho quindi immortalato farfalle, coleotteri, grilli, rose, violette e la luce del mattino sulle peonie, i primi fiori sbocciati su questa pianta donatami tre anni fa.
Un paio di mattine fa, come per un'improvvisa rivelazione, ho notato che le mie talee di Saintpaulia stavano radicando: le foglie apparivano finalmente di nuovo erette e vitali. Nel mio frigorifero proseguiva intanto il riposo pieno di attesa dei miei semi di lavanda che sto facendo stratificare (chissà se riuscirò a farli germinare prima o poi?).
Ho giocato anche, proprio con uno dei libri per bambini di cui ho parlato qualche giorno fa e che ho comprato per me ("Animali del mondo" di Géraldine Cosneau). Devo ammettere che non è stato facile abbandonarne l'estatica contemplazione e decidermi infine a staccare ed attaccare i teneri adesivi.
Ho fatto lunghe passeggiate tra le case qui attorno con mia figlia sulla sua bicicletta (in realtà è un triciclo regalatole per il compleanno, di cui avevo accennato nelle mie riflessioni sul fatto di avere una figlia al giorno d'oggi in questo post), sbirciando tra i giardini fioriti degli altri ed immaginandone le vite.
Ho ascoltato di notte i canti degli usignoli che già ad aprile hanno popolato la notte, rompendo l'infinito e profondo silenzio dell'inverno, trasformando il buio al di là della mia finestra in un mondo più vasto, profondo, pieno di rivelazioni in attesa di mostrarsi.
Ho riprovato il delizioso ed onnipotente piacere dello scrivere, di storie e vite che si animano partendo da un dettaglio colto quasi per caso, per poi seguire una strada tutta loro (il tormento della scrittura sembra non morire mai).
Soprattutto per quest'ultima cosa ed in generale per lo spirito fanciullesco cui mi abbandono ultimamente, devo un ringraziamento a Grazia, perchè mi ha permesso di conoscere un libro, "La via dell'artista" di Julia Cameron, cui mi sono avvicinata con un po' di scetticismo, ma sul quale mi sono dovuta ricredere (qui trovate i preziosi post che Grazia ha dedicato all'argomento, cui prima o poi dedicherò anch'io qualche riflessione in più).
Strani giorni ...