giovedì 2 febbraio 2012

Alla notte

Una delle cose che mi manca di più fare da quando sono diventata mamma è poter passeggiare di notte.
Gli anni passati, infatti, quando tempo e lavoro lo permettevano, il mio compagno ed io, spesso accompagnati da un caro amico di vecchia data, andavamo a fare delle vere e proprie escursioni notturne, nei boschi o nei campi qui intorno, oppure andavamo in cima a qualche collina per osservare le stelle con il telescopio.
Ricordo queste notti tra le cose più emozionanti della mia vita. Mentre in lontananza si vedevano le luci della città che dormiva, era meraviglioso poter calpestare la terra e sentire il rumore dei propri passi, o sentire nel folto del bosco il fruscio degli animali che si muovevano nel buio ed il verso di qualche rapace notturno tra gli alberi. I sensi si acuivano ed il mondo non si percepiva quasi più con gli occhi, ma con l'udito e con i piedi che disegnavano il mondo che si attraversava.
Ricordo escursioni lunghe e faticose, bagnati dalla rugiada, e momenti di riposo sotto la luce della luna, in una quiete assoluta e sospesa, o ancora il freddo delle notte invernali, in cui nel cielo terso le stelle brillavano intensamente ed il calore di un thermos di the impediva che le mani si congelassero mentre guardavamo stelle e pianeti con il telescopio.
Una delle notti che più si sono impresse nella mia memoria è quella in cui percorremmo una ferrovia abbandonata fino a giungere all'area archeologica di Luni sul Mignone. Quella notte accendemmo un fuoco su uno sperone di roccia e da lassù guardammo il buio del mondo intorno a noi. Sembrava di essere gli unici esseri rimasti sulla Terra. Si levò una densa nebbia che nascose la valle attorno e la luna arrivò ad illuminare le colline in lontananza. Rimanemmo a contemplare quella meraviglia per ore ed il ricordo di quella notte è per me impagabile. Così come lo è quello delle notti estive, in cui, seduti in mezzo a qualche polverosa strada di campagna, sentivamo il profumo dei campi cotti dal sole del giorno ed il frinire interminabile dei grilli che si spandeva attorno.
Le notti di maggio erano tra le più dolci, perchè si sentiva il canto degli usignoli che si diffondeva melodioso nel buio, mentre a giugno si potevano vedere le lucciole danzare nelle forre e nei campi. D'inverno, invece, in cielo campeggiava maestosa la costellazione d'Orione e la volta celeste, attraversata dalla Via Lattea, sembrava ancora più immensa.
In tutte quelle notti mi sono sentita parte dell'universo ed il mio animo pareva espandersi.
Oggi la notte mi manca.Oggi la notte sembra più distante e sembra non appartenermi più come un tempo.
Spero un giorno, quando la mia piccola sarà più grande, di poter tornare a vivere qualche notte come in passato, magari facendo scoprire anche a lei la magia e l'incanto del paesaggio notturno.
Per il momento mi consolo rileggendo questi versi di Ungaretti:

LA NOTTE BELLA (Giuseppe Ungaretti)
Quale canto s'è levato stanotte
che intesse
di cristallina eco del cuore
le stelle

Quale festa sorgiva
di cuore a nozze                     

Sono stato
uno stagno di buio

Ora mordo
come un bambino la mammella
lo spazio

Ora sono ubriaco
d'universo

Amo molto la poesia e, per rimanere in tema di notte, voglio ricordare, tra molte altre, due poesie che mi emozionano molto.
Qui si trova l'Ode alla notte di Fernando Pessoa e qui l'Inno alla notte di Novalis.
Parlando di notte, non posso dimenticare un poeta che amo moltissimo: Pablo Neruda, in particolare "Ode alla notte e altre odi elementari" (Passigli Editore), da leggere e rileggere all'infinito.
Infine penso alla mia bimba e ad un libro per lei che ho scoperto da poco, così come la sua autrice: "Poesie della notte" di Viviane Lamarque (Rizzoli), sedice poesie composte ispirandosi ai notturni di Chopin, con delle illustrazioni dolcissime.

N.B.: la prima foto con le stelle non è mia e si trova qui. La seconda, invece, è un particolare dei dipinti di Giotto della Cappella degli Scrovegni.

4 commenti:

4quattropassi! ha detto...

Mi hai fatto ripensare allo snorkeling notturno, immersi nell'oceano indiano... e un cielo come quello, non lo scorderò mai!

Tamara ha detto...

Chissà che meraviglia!!!

Laura ha detto...

Che bello, mi hai fatto ricordare le camminate in notturna con gli scout a guardare le stelle!!!!scusa ma ti posso chiedere di dove sei...perché mio marito è di Monteromano e tu parli di Luni sul Mignone....sono vicini...va a finire che abiti vicino ai suoceri!!!!(se preferisci non dirmelo non ci sono problemi!!!!)

Tamara ha detto...

X CreaFamily: Ma dai!!! Io sono ad Anguillara, ma spesso sono andata dalle parti di Monteromano. Mi piace molto quella zona e Monteromano mi ha sempre fatto simpatia!