Fuga prima dell'alba è la storia vera di Maryam Ansary, ambientata in Iran tra il 1983 ed il 1989. Quattro anni dopo la rivolta contro lo Scià, in Iran vi è una caccia spietata a coloro che si oppongono alla repubblica islamica khomeinista. Maryam è una militante dell'opposizione e da un giorno all'altro è costretta a fuggire dalla sua amata città, Teheran, e ad abbandonare la sua famiglia, gli amici, tutto quello che è stata la sua vita fino a quel momento, senza sapere quando e se vi potrà far ritorno, per rifugiarsi nelle montagne del Kurdistan. Il libro racconta questi sei lunghi anni, durante i quali Maryam ed i suoi compagni vivranno di privazioni e sacrifici, spesso ai limiti dell'indigenza, animati dalla speranza in un futuro migliore. Ciò che più mi è piaciuto di questo libro è la sua chiarezza, il suo raccontare senza edulcorare niente quello che sono stati quegli anni, mettendo a nudo anche le contraddizioni ed i contrasti - anche molto feroci - all'interno dell'opposizione ed in particolare del gruppo di persone che si trovano forzatamente a dover condividere tutto. Maryam racconta quello che accade e ciò che prova con sincerità, non nascondendo neppure i suoi dubbi, i suoi momenti di rabbia e sconforto, la nostalgia per i piccoli piaceri borghesi della sua vita passata. il suo è uno sguardo lucido ed al tempo stesso appassionato, che ci dice quanta forza e coraggio possono infondere gli ideali. Le sue parole si soffermano di tanto in tanto a descrivere il paesaggio e la gente che vive tra quelle montagne e ci restituiscono un mondo lontano, duro, fatto di contrasti, ma anche affascinante, pieno talvolta di colori e vita dove non si aspetterebbe di trovarli. Ho trovato questo libro appassionante, forse perchè mi ha riportato alla memoria le storie sulla Resistenza italiana e in generale le testimonianze di chi ha avuto il coraggio di sacrificare tutto per i propri ideali e per un mondo migliore che mi hanno affascinata fin da bambina. (Dimenticavo: il libro mi è capitato fra le mani per puro caso, dal momento che mi è stato regalato con un acquisto fatto su internet di alcuni libri delle Edizioni Il Punto d'Incontro).

Alcune cose, invece, mi sono piaciute incredibilmente. Le descrizioni di alcuni paesaggi natural-industriali di una Boston dopo il tramonto, in cui gli odori della natura, che ancora sopravvivono, si mescolano indissolubilmente a quelli artificiali, o alcuni passi come quello sull'intelligenza artificiale che sfocia in una riflessione sul perchè la nostra vita è organizzata come se gli uomini fossero solo macchine per produrre e consumare oggetti (il tema mi è caro) o quello in cui descrive il punto di vista di un procione che si aggira solitario e guardingo nel nostro mondo alla ricerca di cibo..
Ecco, in sostanza non so dire neppure io se mi è piaciuto o no, ma forse la cosa più importante è che non mi abbia lasciata indifferente ...
Con questo post partecipo al Venerdì del Libro.
4 commenti:
Due libri di cui non conoscevo l'esistenza, grazie! Perché non posti la recensione o un riassunto nel gruppo FB?
la casa editrice del primo libro pubblica spesso bei romanzi!
:-)
Interessante il primo libro, mi ricorda un pò "Storia di sogni e di assassini" di Malika Mokeddem, algerina che è dovuta scappare dalla sua terra per cercare la pace e la libertà. Sono storie intense e importanti.
Il secondo titolo non lo conosco e non conosco neppure l'autore, ma come tu dici è già qualcosa se non ti ha lasciato indifferente, che è quanto di peggio possa accadere leggendo un libro.
Ciao e buon fine settimana!
x Palmy: sì, posterò la recensione sul gruppo! ;)
x Vitto: in effetti pubblica spesso cose particolari...anche i libri per bambini sono molto belli! :)
x Maris: non conosco il libro di cui parli, magari lo cerco. Un saluto e un buon fine settimana anche a te!
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