Lunedì, purtroppo, ho avuto una terribile notizia a proposito di una persona che conosco, ma che non vedo più da tanti anni. In questi giorni non ho fatto altro che pensarci e ripensarci. Mi sono tornati alla mente tanti momenti del passato. Non ho mai avuto un gran rapporto di amicizia con questa persona, ma oggi, il sapere della sua sofferenza, mi è arrivato addosso come una doccia fredda, freddissima e mi ha fatto stare molto male. Mi sono sorpresa a pensare a lei nominandola nella mia mente con il suo nome abbreviato, come facevo un tempo, quando la frequentavo, come se d'improvviso la distanza si fosse colmata e mi fossi ritrovata indietro nel tempo. Non voglio parlarne oltre, per rispetto e perchè in questi casi non esistono parole. Oggi, però, mentre ci pensavo su, mi sono ricordata di una leggenda cinese che avevo sentito raccontare dalla mia maestra delle elementari a proposito della nascita del crisantemo. Secondo questa storia, una bambina vegliava in lacrime la madre che stava morendo, tanto che uno spirito si commosse e le donò un fiore, dicendole di darlo alla Morte, che avrebbe dovuto concedere alla madre tanti giorni quanti erano i suoi petali. La bambina allora divise in tantissime striscioline sottili ogni petalo del fiore, così, quando giunse la Morte, concesse alla madre ancora moltissimi giorni da vivere con la sua bambina. Era nato il crisantemo, fiore originario della Cina (poi diffusosi anche in Giappone), il cui nome significa "fiore d'oro" e che simboleggia, a dispetto di quello che siamo abituati a credere noi, vita e gioia.
Oggi, se potessi, farei come la bambina della leggenda.
PS: la foto non è mia e mi scuso con la fonte, ma ho cercato un'immagine in cui il fiore avesse più petali possibile.
4 commenti:
Mi dispiace Tamara. Quando il dolore e la malattia "prendono" persone vicine, si continua a pensare ai momenti passati e ci sembra impossibile. Impossibile che ad un certo punto la vita prenda una svolta non prevista e non meritata. Non c'è risposta tranne il silenzio e la riflessione.
Ti sei ricordata di una leggenda bellissima, riesco a dare un'altre luce al crisantemo!
alessandra
Grazie Alessandra. Come dici tu, l'unica risposta sono silenzio e riflessione. Penso a quanto sono piccoli i miei problemi, al perchè non mi sono mai decisa a risentire questa persona, al fatto che è davvero troppo, troppo giovane per doversene andare. Sono contenta che tu abbia potuto rivalutare il crisantemo. In Cina ed in Giappone viene usato per nascite e matrimoni. In fondo da noi ha un significato di eternità, di un legame di amore che oltrepassa la morte, ma ormai è visto solo come "fiore dei morti" e, considerando il rapporto che abbiamo noi italiani ed in generale gli occidentali con la morte ed i defunti, non è proprio un grande appellativo. Peccato!
Un abbraccio
Un abbraccio al cuore di Tamara, che sa trovare anche nel dolore la speranza e la poesia.
Grazia
Ti ringrazio, Grazia. Un abbraccio
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