venerdì 29 marzo 2013

Cielo a pecorelle

In questi giorni il tempo è così mutevole ed il cielo così variegato che mi è venuto spontaneo, stamattina, pensare ad un libretto che acquistai qualche anno fa e che mi piace ogni tanto sfogliare e tenere tra le mani. E' piccolo e compatto, sta praticamente in un mano, ma è composto da ben 318 pagine, molte delle quali illustrate con incisioni antiche e moderne. Sto parlando di "Cielo a pecorelle - I segni del tempo nella meteorologia popolare" di Carlo Lapucci. Io ho sempre avuto un debole per le previsioni del tempo, forse anche perchè in casa le si aspettava sempre, al termine del telegiornale, come qualcosa che dava una chiusura a quanto ascoltato ed al pasto appena fatto.
Questo piccolo libro è diviso in tre parti: la prima delinea una breve storia dei segni del tempo, riflettendo sull'importanza dell'osservazione delle condizioni metereologiche nel passato, quando l'economia si reggeva sull'agricoltura; le altre due parti sono dedicate alla meteorologia antica, con brani tratti da opere di autori quali, tra gli altri, Aristotele e Virgilio, ed alla meteorologia popolare, con elencati tutti i segni indicatori del tempo in ordine alfabetico, arricchiti da citazioni e proverbi. E' un tuffo nel passato ed una piccola miniera di curiosità che mi ha fatto tornare alla mente l'" Almanacco del giorno dopo", la rubrica che andava in onda su Rai1 quando ero bambina e che era seguita da "Che tempo fa" e che, non so bene perché, amavo molto. Ancora oggi il ricordo della musica molto suggestiva che la caratterizzava (la "Chanson Baladée" di Riccardo Luciani eseguita dall'Orchestra del Chianti e composta da Guillaume de Machaut, un autore del 1300; qui qualche informazione ed immagine sul programma) mi richiama sensazioni e atmosfere della mia infanzia, quando spesso mi ritrovavo ad osservare il programma a casa dei miei nonni, prima di tornare a casa per la cena. Mi sembra ancora di risentire il tepore avvolgente del divano nella sala ed il profumo caldo della cena che si diffondeva dalla cucina, mentre io canticchiavo quel motivo antico...

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro.

9 commenti:

la povna ha detto...

Conosco Lapucci di persona, e trovo i suoi libri di vernacolo sempre molto interessanti. Questo non fa eccezione.

Tamara ha detto...

Non conosco gli altri suoi libri e penso che provvederò in tal senso. I miei complimenti (e magari anche un saluto) a Lapucci! A presto!

Daria ha detto...

Ma dai, interessante questo librino, lo cercherò in biblioteca... la meteorologia mi ha sempre affascinato da quando poi seguiamo l'orto è diventata una passione imprescindibile per organizzare le semine e i trapianti. Poi questo è periodo in cui mi piace fare letture degli antichi quindi il capitolo sulla mateorologia degli antichi mi intrigherebbe di sicuro! Grazie della segnalazione!

maris ha detto...

Un autore che non consocevo affatto. Grazie della segnalazione, Tamara!

Ricordo con nostalgica tenerezza anche io L'almanacco del giorno dopo, sai? La musica, le immagini, l'atmosfera...

Un bacio, buona Pasqua!

Tamara ha detto...

x Daria: la meterologia è molto affascinante! Io ho purtroppo trascurato l'orto in questi ultimi mesi, ma adesso si ricomincia! Qualche anno fa abbiamo pure preso i fascicoli per costruire una piccola stazione meteo casalinga e proprio la scorsa settimana abbiamo cominciato finalmente a costruirla. ;)

x Maris: che nostalgia l'Almanacco del giorno dopo!! Tantissimi auguri a te!!

Tamara ha detto...

x Daria: la meterologia è molto affascinante! Io ho purtroppo trascurato l'orto in questi ultimi mesi, ma adesso si ricomincia! Qualche anno fa abbiamo pure preso i fascicoli per costruire una piccola stazione meteo casalinga e proprio la scorsa settimana abbiamo cominciato finalmente a costruirla. ;)

x Maris: che nostalgia l'Almanacco del giorno dopo!! Tantissimi auguri a te!!

Stefania ha detto...

Per me è una novità assoluta... l'autore non lo conosco e l'argomento, a dire il vero, non mi cattura più di tanto...

Federicasole ha detto...

Interessante e originale, non lo conoscevo affatto!:-)

Tamara ha detto...

x Stefania: anche se non ti piace l'argomento, il libro è però carino perchè contiene proverbi e modi di dire del passato, che possono sempre essere interessanti. A me invece la meteorologia affascina molto. :D

x Federicasole: sono contenta di avertelo fatto conoscere. ;)