giovedì 9 febbraio 2012

Un motto per affrontare la giornata

Da giorni avevo tanti pensieri che mi si affollavano nella mente e mille post che volevo scrivere mi si abbozzavano fra i pensieri. Il poco tempo (sto sempre cercando di prendere la seconda laurea per avere l'abilitazione all'insegnamento e gli esami incalzano in questo periodo) mi aveva impedito di fermarmi a focalizzare. La bimba assorbe molto del tempo residuo (e ieri sera ha battuto per la prima volta le mani, per cui ero esaltatissima e non riuscivo nemmeno a studiare).
Questa mattina mi sono svegliata però con una pessima notizia riguardante proprio il titolo che sto cercando di prendere e che da oggi non mi darà più l'accesso alle graduatorie ad esaurimento (a meno che in futuro non cambi nuovamente qualcosa). Non ho voglia di ripercorrere le vicende di quanto accaduto. Non ho voglia di pensare che adesso dovrò accantonare quanto sto facendo per studiare per il test d'ammissione al TFA.
Mi sento svuotata.
Per anni mi sono allontanata da ciò che in realtà amo fare, cioè insegnare. Eppure quasi sempre il destino mi ha fatto incrociare di nuovo lavori in cui avevo a che fare con bambini e ragazzi ed ogni volta mi sentivo felice, felice di quello che stavo facendo. Alla fine mi sono arresa all'evidenza. Volevo insegnare. Voglio, o vorrei, insegnare, perchè penso che sia uno dei lavori più belli ed importanti. Faticoso, a volte frustrante, ma importante, importantissimo per il futuro del mondo. Quando insegnavo mi sentivo stanca, ma felice, davo e ricevevo e mi arricchivo interiormente e spero di aver contribuito almeno un po' ad arricchire i miei alunni. Spesso mi sono sentita inadeguata ed impotente, ma mi piaceva anche il fatto di dovermi rimettere in gioco, ripensare modi ed atteggiamenti. Purtroppo come supplente, a meno che non si abbia un incarico lungo come mi capitò un anno, non si può fare molto, ma per me era già tanto. Per tutti questi motivi ed altri ancora ho deciso che dovevo seguire questa strada, nonostante qualche amico abbia storto il naso, perchè per molti quello di insegnante è un mestiere poco gratificante e socialmente non appetibile.
Oggi non so che succederà e mi sento un po' smarrita. Mi è sembrato di aver perso tempo, di continuare a perderlo. Tra le varie telefonate per trovare conforto, ne ho fatta una a mio padre, il mio burbero ma tenero papà, che mi ha detto che il tempo non è mai perso finché si vive e si cerca di costruire qualcosa e che forse fra uno, due, tre anni o chissà quando le cose magari cambieranno, che bisogna perseverare, magari stabilendo priorità, accantonando quello che non è più urgente per dare spazio a ciò che lo è di più.
Poi ho letto qui una frase che ha rafforzato quanto mi ha detto mio padre: "Non chi comincia, ma quel che persevera" (che da quel che ho letto è il motto della nave scuola Amerigo Vespucci).
Con questa frase e le parole del mio papà nella mente, mi accingo ad affrontare questa nuova giornata e la vita.

11 commenti:

4quattropassi! ha detto...

Mi dispiace veramente per te! So cosa vuol dire impegnarsi tanto in qualcosa e poi vederlo sparire tra le mani! Tuo padre ha perfettamente ragione. Da noi si dice si chiude una porta e si apre un portone. Non sai mai cosa la vita ha in serbo per te!
Se ne senti il bisogno sfugati, perchè è normalissimo e giusto, poi però fai un bel respiro e pensa che hai una mini alunna a cui insegnare... la tua bimba!

Tamara ha detto...

Grazie davvero Valentina! Oggi ho bisogno di sostegno morale. :) Speriamo di trovare una soluzione. E comunque hai ragione: ho sempre la mia mini alunna! Un bacione

alessandra ha detto...

Tamara, non ti abbattere assolutamente! le cose sono in divenire e non e' detto che la tua 2' laurea nn abbia valore piu' avanti. tra l' altro e' comunque unsa laurea e studiare e una grande possibilita'. ultima cosa - se posso- nn rinunciare al tuo sogno du inswgnare: se il tuo desiderio ti porra li', e li' che devi arrivare! quanto alla fatica e al sentirti inadeguata sul lavoro vuol dire che ci tieni e vuoi farlo al.meglio e poi qualsiasi attivita' - se svolta con.coscienza e serieta' - ha momenti in cui credi di nn farcela. E' il senso di responsabilita' , grande pregio! vai avanti , qualunque lavoro ' di ripiego' , alla lunga, ti deludera.

maris ha detto...

Ma allora è proprio vero che i papà burberi ma teneri sono molto saggi!! Lo dico con cognizione di causa perchè anche il mio papà era così, proprio come il tuo...non so bene perchè ma mi sento molto vicina a te, Tamara, pur avendoti appena incontrata (seppur solo virtualmente)...a volte certe affinità nascono così, quasi per caso, ma sono una cosa bella e preziosa.
E' un bellissimo motto quello che hai citato e effettivamente va a rafforzare ciò che ti ha detto tuo padre. Dunque persevera, amica cara, stabilisci le tue priorità ma non lasciare a metà qualcos che ti sembra giusto per te, che desideri davvero realizzare....il tempo, il tuo impegno e un pizzico di fortuna che non guasta mai faranno il resto :-)
Forza, non mollare!

Un abbraccio,
Maris

PS: mi permetto di segnalarti un mio vecchio post, uno dei vari in cui parlo del mio papà (così come spesso ho parlato di mia mamma) e che vorrei leggessi per capire cosa intendo quando dico che lui era uno di poche parole, ma tenero e amorevole con semplicità...

http://caralilli.myblog.it/archive/2011/07/18/cat-2001-sogni-e-desideri-iii-tappa-la-felicita-e-un-avventu.html

Anonimo ha detto...

Ciao Tamara,

leggo solo ora questo tuo sfogo, e spero che il tempo trascorso nel frattempo abbiamo sedimentato il sentimento positivo che tuo padre prima e la citazione di mia sorella dopo hanno suscitato.

Credici: credi che nulla di quello che fai va perso, perchè è vero!

Serve alla tua crescita personale e anche a quella della tua bambina, che ha te come riferimento ed esempio, anche di buonumore e ottimismo.

E sei così giovane e piena di energie che di certo saprai rimboccarti di nuovo le maniche per perseuire il tuo sogno: per tutti gli alunni che saranno i tuoi alunni, in futuro.

Ti abbraccio forte, passa una bella serata!

Grazia (che oggi ha finalmente trovato il tempo per ringraziarti per il riconoscimento...in ritardo, ma spero che ti piaccia!)

Tamara ha detto...

X Alessandra: grazie mille di cuore per le tue parole! Lo so, hai ragione, altri lavori di ripiego potrebbero divenire deludenti. Cercherò di continuare comunque, solo che oggi ero proprio abbattuta. Grazie per essermi stata vicina!

X Maris: anch'io mi sento molto vicina a te senza sapere perchè, eppure avverto un'empatia a pelle - virtuale :) - Grazie per avermi dat il link al tuo post, che ho letto e che mi ha commosso, perchè nelle parole con cui tratteggi tuo padre rivedo esattamente il mio. Anch'io ho sempre faticato a parlargli e a lungo l'ho sentito ingiustamente ostile. Poi crescendo ho capito tante cose, ho capito come in realtà mi avesse sempre lasciata libera di scegliere nelle cose importanti e di come mi volesse infinitamente bene nel suo modo silenzioso e burbero, fatto di sacrifici e dedizione, di valori ed ideali che mi ha trasmesso senza che neppure me ne rendessi conto. Mio padre certe volte mi ha sorpreso come il tuo con reazione inaspettate, ma che mi hanno fatto capir quanto mi rispettasse e mi volesse bene. Magari avrò occasione di parlartene in futuro.
Recentemente gli ho spedito un libro in regalo, scrivendoci sopra una dedica dove gli dicevo tutto il bene che gli voglio e mettendo tra le pagine delle foto della piccola. E' stato così felice. L'ho sentito da come ringraziava al telefono quando mi ha detto: "Ho visto la dedica" e sorrideva - come dico sempre di lui - "sotto i baffi".
Dopo tutte queste parole torno a dirti davvero grazie di cuore, anche per aver condiviso con me la tua esperienza. Un bacione

X Grazia: ti ringrazio con tanto affetto! Mi sono un po' risollevata e spero di trovare una soluzione. Le parole di tua sorella sono capitate al momento giusto! Sai, non sono certo vecchia, ma in qualche modo mi sento il tempo che corre tra le mani, soprattutto adesso che c'è la piccola.
Ho visto il tuo post e mi è piaciuto moltissimo. Grazie! Mi sono piaciute parecchio anche le cose che hai scritto di te. La frase sui papaveri è bellissima. ;) Sul romanzo ti capisco... io ancora fatico a far leggere le cose che scrivo. Già è miracoloso, per come sono fatta io, che sia riuscita ad inviare del mio materiale ad un concorso tempo fa (qualche piccola grande soddisfazione me l'ha data).
Un grande abbraccio e a presto!

Valentina ha detto...

Cara Tamara, che momentaccio viviamo tutti quanti. Quando sai di aver raggiunto 30, qualcuno salta fuori dicendo che serve anche il 31! A volte mi sento come una macchina costretta ad alzarmi la mattina e andare a fare quello che non mi piace, che non ho mai sognato di fare e mi dico: ma perchè? Ma mi merito questo? Io ho lasciato l'università all'inizio del terzo anno: studiavo lettere ma sapevo che quella facoltà in particolare sfornava solo disoccupati! Così, per scherzo, ho lasciato la mia casa e sono partita per andare a lavorare lontano, a fare tuttaltro e sono contenta di averlo fatto. Ora lavoro e metto da parte soldi per realizzare il sogno della vita...ho cominciato e voglio perseverare in questa direzione! Per te è un pò diverso perchè devi sperare che un giorno arrivi in Italia una mente illuminata (cosa di cui dubito fortemente!) che capisca in modo particolare quanto sia importante l'istruzione e la scelta degli insegnanti...ne ho avuto tanti senza passione e senza amore per quello che facevano e guarda caso erano gli insegnanti delle materie che non mi hanno lasciato nessun segno! Non mollare, sarai un'ottima insegnante! Impegnati intanto anche in qualcos'altro senza mai abbandonare il tuo sogno. Torneranno momenti di avvilimento ma li supererai. San Francesco diceva. "Tanto è grande il ben che aspetto che ogni pena mi è diletto"! Era San Francesco????
Buonissima giornata, Valentina

maris ha detto...

Grazie per le tue parole, Tamara! Sono felice che tu abbia letto il mio post :-)
Allora abbiamo delle cose in comune....ne sono felice!
Un bacione!

Tamara ha detto...

X Valentina: cara Valentina, grazie di cuore per le tue parole. La tua è stata una scelta coraggiosa. Ne puoi essere orgogliosa! E mi sembra anche ben determinata e con le idee chiare. Questo è davvero positivo. Cercherò anch'io di perseverare. La frase che citi non la conoscevo, quindi non so se era di San Francesco, ma calza a pennello! Un grande abbraccio e buona giornata anche a te!

X Maris: carissima, ho letto il tuo post, ma ti voglio poi lasciare anche un commento. Ti abbraccio forte!

cristina ha detto...

Ho letto il tuo post con molto piacere...è bello sentire quanta passione hai per quello che fai...ce ne fossero di insegnanti come te che ritengono questo lavoro importante e fondamentale per il futuro di questo posvero mondo...anch'io ti consiglio di perseverare!!!

Tamara ha detto...

Grazie Cristina per le tue parole di incoraggiamento! E grazie anche per essere passata! A presto!