giovedì 12 aprile 2012

Pizza di Kamut con bambina aggiunta

La scorsa settimana mi sono dedicata, cosa che faccio molto spesso, ad impastare la pizza. Questa volta ho provato con la farina di Kamut integrale, che già avevo sperimentato per la focaccia, ed il risultato è stato un sapore insolito rispetto a quello tradizionale, ma molto buono. L'impasto aveva una malleabilità maggiore e si stendeva più facilmente con il matterello. A cottura ultimata la pizza è risultata più friabile, forse più simile al pane. Ormai, quando metto l'impasto a lievitare, ho preso l'abitudine di coprire la ciotola con uno strofinaccio bagnato ed i risultati della lievitazione ed in generale della consistenza sono molto migliori di quando usavo la pellicola trasparente (almeno si inquina meno) o niente per coprirla.
Una piccola cosa ha però reso quel momento particolarmente bello e da ricordare. Infatti ho seguito il consiglio che Michela (grazie!)mi aveva dato qualche tempo fa: ho coinvolto la mia bambina nell'impasto! In un commento avevo detto a Michela che, quando sarebbe stata un po' più grande (visto che ora ha solo quasi un anno), avrei fatto partecipare mia figlia al momento di impastare pane o pizza. Lei mi ha suggerito di provare già ora a darle un pezzo da manipolare e da infornare con il resto. Così ho fatto ed è stato divertente per entrambe ed anche per il papà che poi ci ha fotografato anche nel momento dell'assaggio. Abbiamo infatti degustato tutti e tre la prima opera culinaria della piccola. Lei sembrava essere molto soddisfatta del risultato, dal momento che quando è finito si è messa a piangere disperata.
Sono felice di averlo fatto. Felice perchè impastare è un'operazione che mi riporta all'infanzia, a quando osservavo mia mamma o mia nonna. Per me era sempre un momento di festa quando si impastava ed il profumo della pizza - soprattutto quella! - si diffondeva per la casa. Mi piace, quindi, l'idea di coinvolgere in quello che spero sarà anche per lei un bel ricordo per il futuro.
Inoltre il fare il pane (o la pizza) in casa mi sembra un'azione carica di significati. E' qualcosa di antico, quasi ancestrale, e mi richiama ad una vita più naturale, in cui ancora si aveva tempo e modo per produrre da sé molto del cibo che si mangiava. Certo, non sempre si può avere il tempo di farlo, ma, in realtà, ho visto che il tempo da dedicarvi non è poi così tanto ed il pane, ad esempio, ha una durata decisamente maggiore di quello comprato, oltre alle ovvie differenze di sapore ed alla possibilità di variare farine e ingredienti aggiunti.
Vorrei cimentarmi nel pane a lievitazione naturale e ho acquistato un libro che suggeriva in questo post proprio Michela. Vediamo se riesco a ricavarmi un po' di tempo per tentare l'impresa...

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissima Tamara, sono commossa e deliziata al tempo stesso nell'osservare la manina della tua cucciola che con ogni probabilità avrà la stessa consistenza della pagnotta di kamut che sta maneggiando.
Quanta nostalgia per tempi ormai passati, i primissimi anni di vita. Hai fatto benissimo, vedrai quanta complicità tra di voi, sono momenti magici, come è magico per un bimbo qualsiasi momento trascorso con mamma e papà sentendosi parte a pieno titolo del loro mondo (la cucina tra l'altro ha un valore simbolico fortissimo, la cucina è la mamma). Quanto alla pasta madre, buttati! E' molto più semplice di quanto possa sembrare, pochi minuti al giorno per ottenere risultati davvero incomparabili rispetto alla panificazione tradizionale, la controindicazione è una soltanto: la dipendenza ;-)
Se ti fa piacere, e se usi facebook come risorsa, c'è un gruppo cui Cì mi introdusse quando la mia madre era in fase di gestazione, che mi è servito molto, anche a livello d'incoraggiamento oltre che di suggerimenti. Se t'interessa fammi sapere.
Un super abbraccio
Michela

Laura ha detto...

Bravissime!!!anche io e BabyGioria impastiamo pizza da diverso tempo e devo dire che ora è proprio una festa quando facciamo la pizza o il pane, lei mpasta, da la forma che vuole e farcisce la sua a scelta tra i vari ingredienti che io preparo e alla fine ce la mangiamo tutti insieme!!

alessandra ha detto...

Ciao tamara, mi unisco al tuo entusiasmo e mi commuovo un po' nel vedere le manine impastare. e' un momento che vale tantissimo per il rapporto con i bambini. E' un'attivita' semplice, che crea complicita'. Con i bambini ho tentato la pizza e i gnocchi (io uso la forchetta per dare la forma, vedere i tentativi dei bambini e' mooolto divertente!) e gli consento di impanare le bistecche ( pangrattato dappertutto ma ne vale la pena!).
Io ricordero' sempre mia nonna e mia mamma impastare, spero sara' un ricordo piacevole anche per i miei bambini.
Vengo da giorni di vacanze pasquali a casa con i bambini e sono sempre piu' convinta che
stare con loro non ha prezzo.

maris ha detto...

Che bello! Sai che soddisfazione assaggiare il primo "manufatto" della piccina :-)
Brava, tamara, per la scelta salutare del kamut e per quella di far partecipare tua figlia alle operazioni di preparazione!!

Anonimo ha detto...

Mi fa tenerezza vedere la manina di Miranda aiutare nell'impasto la mamma: hai fatto benissimo a coinvolgerla, e capisco la soddisfazione che arriva dal prodotto finito.

Io in passato ho fatto uso di pasta madre, non prodotta da me però, ma ricevuta (indovina un po'...) in un baratto :-)

Alla fine, circa un annetto fa, ho deciso di non rinnovarla più perchè per motivi di salute ho dovuto limitare l'uso di prodotti lievitati e al momento quando faccio la pizza (un paio di volte al mese) uso il lievito di birra.

Ma pane e pizza fatti con la pasta madre sono unici, la differenza è tantissima!

Su una cosa sola mi trovi invece un po' in disaccordo e si tratta dell'uso della farina di kamut: anche io ne facevo un grande utilizzo, poi ho scoperto cosa c'è dietro il marchio e ho deciso di dismetterla. Se sei interessata ti mando un po' di info: niente a che vedere con la salute, fa bene, anche se è molto meno proteica di quanto si creda. Semplicemtne la logica di mercato che ci sta dietro non mi piace.

Buon week end!
Grazia

Valentina ha detto...

Che manine!!!! Chissà come si è divertita! sono certa che fare la pizza assieme diventerà un rito... per la tua bimba sarà meglio che giocare con il pongo!!! Si chiama Miranda? Bellissimo nome! Non ho mai usato la farina di kamut. Io ho il mulino per macinare i cereali ma la pizza fatta con la farina integrale non soddisfa quello che cerco io quando addento la pizza...buon fine settimana...le mie galline non funzionano...non hanno ancora fatto l'uovo!!!

Tamara ha detto...

x Michela: grazie ancora a te per il suggerimento! Per quanto riguarda il gruppo di Facebook, mi piacerebbe sapere! Magari così mi decido a provare. Un bacio!
x Laura, Alessandra, Maris: Un grazie di cuore a tutte voi per essere passate per avermi lasciato anche le vostre esperienze. Un bacione!
x Grazia: non ne so niente della questione del kamut. Sto comprando la farina nel negozio bio che se la procura da un produttore di una provincia qui vicino e ogni tanto mi capita di prendere quella che si trova nei supermercati. Che c'è dietro? Ti ringrazio per le info che mi vorrai dare! Un bacio!

x Valentina: sì, si chiama Miranda! ;) Che bello avere il mulino! Le tue galline forse sentono ancora il freddo??? Un bacione e grazie della visita!

Anonimo ha detto...

Ti mando tutte le info via mail così da permetterti una riflessione personale
G.